Dopo aver scritto tanto di abiti, accessori, costumi burlesque, lingerie retrò etc. etc., perché non soffermarsi un attimo a parlare di capelli e di acconciature, naturalmente retrò, che non sono assolutamente un dettaglio trascurabile per un perfetto vintage style?
E allora facciamolo! Naturalmente la moda nel corso dei decenni è sempre cambiata in fatto di acconciature femminili (ma anche maschili) e di conseguenza anche dei cappelli indossati, noi ci vogliamo soffermare sul periodo storico su cui siamo più focalizzati, ossia la moda hairstyle degli anni ’50 e ’60.
Se, infatti, dai primi decenni del secolo scorso e fino agli anni ’40 i capelli erano generalmente portati dalle signore corti, non al di sotto del lobo delle orecchie, ondulati ed elegantemente fermati da forcine con o senza la variante della frangia, a partire dagli anni ’40 le acconciature diventano più naturali, e viene inventata la permanente, di cui si comincia a fare largo uso. I capelli quindi in quel periodo si allungano e il colore dominante diventa il biondo platino, proprio come quello che sfoggia l’attrice Gene Harlow.
Con la fine della seconda guerra mondiale e l’avvento degli anni ’50, appunto, a dettare legge in fatto di acconciature è ormai il cinema con i look delle sue star: celeberrimi, infatti, sono i tagli di capelli di attrici come Marylin Monroe, più mossi e naturali, o di Haudrey Hepburn, decisamente più corti e dal colore castano naturale. Riassumendo queste possono essere considerate le due tendenze di quegli anni: capelli ricci e boccoli, ottenuti con i bigodini o con la piastra oppure raccolti in acconciature a volte particolarmente complesse, oppure corti e naturali, con la frangetta, diventata il simbolo di uno stile inconfondibile, come quelli della Hepburn in “Colazione da Tiffany”.
